alla ricerca di Mary Shelley & friends..

Fruibilità delle bellezze del territorio in tutta sicurezza, negli “Itinerari da ascoltare” grazie ai nuovi codici QR posizionati sulle targhe in ceramica del circuito Lerici Experience, nello specifico nei seguenti punti di interesse (5 per ogni località):

Lerici: Castello (Piazza San Giorgio) – Chiesa San Francesco – Oratorio San Rocco – Ca’ Doria e Carpaneta – Piazza Mottino

Tellaro: Chiesa San Giorgio – Oratorio ‘n Selàa – Vasche – Galleria Sottoria – La Marina

San Terenzo: Castello (Piazza Brusacà) – Chiesa Parrocchiale – Villa Shelley o Villa Magni– Torre di avvistamento – Villa La Serenella

I codici QR sono collegati alle guide audio in italiano e in inglese che hanno sostituito, sul portale Lerici Coast, i collegamenti testuali alle pagine di riferimento.
Sarà sufficiente avvicinare la fotocamera del proprio smart phone al codice QR, (disegno quadrato formato da piccoli segno neri) per trovarsi con facilità all’interno della audio guida.

I 15 audio che illustrano i punti di interesse sul territorio si uniscono ai 10 del percorso di visita del Castello San Giorgio.

Anche all’interno del Castello, infatti, si suggerisce un percorso di visita in 10 tappe, finalizzato ad evidenziare le principali peculiarità storico-artistiche dell’edificio ed al contempo ad organizzare la logistica dei flussi di pubblico, allo scopo di limitare gli assembramenti.

Attualmente anche il castello (storia, emergenze architettoniche, curiosità) è quindi fruibile grazie ad un percorso da leggere, seguendo la brochure consegnata ai visitatori al momento dell’acquisto del biglietto di ingresso, oppure, se si preferisce, da “ascoltare”, semplicemente utilizzando il proprio telefonino.

Buona visita!

www.lericicoast.ithttp://www.lericoast.it

“Itineario da ascoltare” a San Terenzo

Foto di Casa Magni – Villa Shelley, dove tutto ebbe inizio

Chi meglio di Shelley può descrivere questa casa, sua ultima dimora terrena, prima del tragico naufragio che ne causò la morte nel 1822 “A lovely house closed by the sea-side surrounded by the soft and sublime scenery of the bay of Lerici”. Una adorabile casa, vicino al mare, circondata dal dolce e sublime scenario della baia di Lerici. Il mare lambiva le bianche colonne di Villa Magni, tanto che la moglie Mary diceva “il mare ai nostri piedi, il suo incessante mormorio e il suo mugghio nelle nostre orecchie”.

Villa Shelley, al tempo, era davvero sul mare. La strada carrabile e la passeggiata non esistevano ancora: la prima sarebbe comparsa a fine XIX secolo, la seconda addirittura nel secondo Dopoguerra. L’edificio era, al tempo una pertinenza di Villa Marigola: un fitto bosco sul retro della casa, ancora oggi visibile, era attraversato da sentieri che la collegavano alla dimora principale. Ai lati della facciata, due lapidi riportano versi di Shelley, che qui compose “Lines written in the bay of Lerici”; di fronte campeggia l’epigrafe di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (1907):

DA QUESTO PORTICO/IN CUI SI ABBATTEVA L’ANTICA OMBRA DI UN LECCIO/IL LUGLIO DEL MDCCCXXII/MARY GODWIN E JANE WILLIAMS/ATTESERO LAGRIMANTE ANSIA/PERCY BYSSHE SHELLEY/CHE DA LIVORNO SU FRAGIL LEGNO VELEGGIANDO/ERA APPRODATO PER IMPROVVISA FORTUNA/AI SILENZI DE LE ISOLE ELISEE/O BENEDETTE SPIAGGE/OVE L’AMORE, LA LIBERTÀ, I SOGNI/NON HANNO CATENE. 27 ottobre 1907

Ma immaginiamo di tornare all’aprile del 1822, allorquando gli abitanti di San Terenzo osservarono con stupore l’arrivo di un gruppo di giovani inglesi, con strane abitudini, guidati da poeta Percy B. Shelley e dalla moglie Mary Godwin Wollstonecraft, giovane e geniale autrice del celeberrimo Frankenstein (già pubblicato, a soli 21 anni, nel 1818). Impressionata ella affermò che “il luogo era troppo bello e non sembrava di questa terra…” “…tutto invitava la mente a meditare su strani pensieri”. Mary presagiva qualcosa di nefasto, un tragico destino: a San Terenzo ebbe un aborto spontaneo e fu salvata dalla prontezza del marito che la accudì in assenza di medici. Eppure ella scrisse, tempo dopo: “…la scena era davvero di una bellezza inimmaginabile. La distesa azzurra delle acque, la baia quasi del tutto circondata dalle coste, con il vicino castello di Lerici che la chiude a est, e Portovenere a ovest in distanza”.

Restarono in quella casa pochi mesi, ma così intensi e decisivi per la loro vita e la storia del borgo da farla rimanere per sempre nella memoria. Nel luglio 1822, la barca di Shelley naufragò a causa di una forte tempesta, durante il viaggio di rientro dalla Toscana, dove stava lavorando con Lord Byron alla realizzazione di “The Liberal”, rivista che avrebbe dovuto sostenere ideali liberali e rivoluzionari.

Casa Shelley nel XIX secolo

Il corpo fu rinvenuto sulla spiaggia di Viareggio: le sue spoglie furono arse in loco, come da legge del Granducato di Toscana. Secondo alcuni racconti, tipicamente romantici, il cuore di Shelley non bruciò: venne quindi raccolto in una teca e riconsegnato a Mary che, invano, attese il ritorno del marito nella villa di San Terenzo. Ella chiese che, alla sua morte, fosse sepolta con la preziosa reliquia al suo fianco. Alcune curiosità: Percy Shelley, quando morì, non aveva ancora compiuto 30 anni. Non sapeva nuotare, ma nonostante questo gli abitanti raccontano che amava bagnarsi nelle acque di San Terenzo completamente nudo. Alcool, e soprattutto laudano, erano costanti nella vita di questi giovani scapigliati, pertanto le loro abitudini erano osservate con stupore: leggevano libri e bevevano uno strano liquido scuro, che era semplicemente il tè!
Da quel lontano 1822 decine di poeti, scrittori e artisti, non soltanto anglosassoni, arrivarono nel Golfo per rendere omaggio all’ultima dimora terrena di Shelley e alla ricerca di “ricordi” del soggiorno dei grandi poeti romantici.

Per approndimenti e altri itinearari:

https://lericicoast.it/itinerario-letterario-in-9-tappe/